Noi di BigBang – Universo Accessibile abitiamo da anni a Bologna, per la precisione nel centro di questa meravigliosa e, per usare un termine inglese, che fa figo, blindfriendly city.
Città dunque accogliente, almeno così è quasi sempre, salvo quando qualcuno si dimentica che noi “diversamente abili” esistiamo.
Per i non bolognesi rapidamente diciamo che Bologna ha uno dei sistemi di trasporto pubblico più efficienti: essendo una città non di dimensioni enormi, se si spendessero i soldi per l’educazione dei cittadini e per migliorare ancora i servizi di autobus già presenti, sarebbe per i disabili davvero la città ideale.
Nonostante questo, però, pur essendo in tempi di ristrettezze economiche, che ovviamente si ripercuotono sul sociale, l’amministrazione Comunale non è soddisfatta e ha deciso di aprire tutta una serie di cantieri in città. Anni fa furono sperperati una marea di soldi in un sistema di trasporto cittadino detto civis, mai partito e che a noi ciechi è costato qualche fermata inaccessibile in più; quando finalmente si era speso a sufficienza e si era compreso che quel sistema non andava speravamo avessero trovato pace e ci si orientasse verso la soluzione a mio avviso più intelligente e meno costosa, e invece no! Ecco che dalle ceneri del civis sorge magicamente il
Crealis, un fantascientifico filobus, che non so quando inizieremo a veder circolare in città, ma che ha dato origine ad una nuova sequela di cantieri i cui progetti potete leggere sul sito:
www.cantierebobo.it da cui il titolo di questo post.
E va bene, noi bolognesi ci mettiamo tranquilli e vediamo come va, ma ci sono cose che proprio ce la fanno perdere, questa calma olimpica, almeno a me, bolognese cieca e che si muove con i bus tutti i giorni.
Hanno chiuso Strada Maggiore, una di quelle che dalle famosissime due torri portano verso una delle porte che conducono fuori dalla città.
Benissimo, deviamo gli autobus!
La maggior parte degli utenti degli autobus, questo anche perchè gli italiani sono notoriamente poco saggi e perchè le aziende di trasporto del nostro Paese sembra lavorino per i produttori di auto e di benzina, piuttosto che per rendere piacevole la scelta di non prender la macchina, sono anziani, disabili e stranieri, oltre gli studenti che però stanno giusto giusto finendo la scuola in questi giorni.
Bene. Nessuno conosceva le deviazioni degli autobus, nemmeno gli autisti a cui ho chiesto informazioni venerdì, ma la cosa più assurda è che il sito dell’azienda di trasporti bolognesi ha caricato un bellissimo file con tutte le deviazioni in corso… peccato il file sia un pdf totalmente inaccessibile ad un cieco
E allora?
E allora mentre Cantierebobo va avanti, al cieco non resta che fare “boh!” ed arrangiarsi. Ma trovo che sia veramente incivile un comportamento del genere, quando le principali associazioni di ciechi sono in costante contatto con il Comune che pure si ostina ad ignorare l’esistenza di noi cittadini a volte definiti “speciali”, a volte “diversamente abili”.
A me basterebbe essere considerata una cittadina come gli altri. Un file accessibile sarebbe stato fruibile sia da un vedente che da un cieco, non avrebbe creato alcun disagio al normale fruitore degli autobus e a noi avrebbe semplificato le cose… ma se le cose stessero così forse le macchinette da cui si possono comprare i biglietti dell’autobus darebbero il resto e non si romperebbero sempre, le obliteratrici funzionerebbero, gli autobus non si romperebbero e le sintesi vocali parlerebbero, le fermate sarebbero segnalate correttamente a terra e noi… beh vivremmo altrove!
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